FIDAL elezioni prorogabili oppure… Bufera elettiva?


I vertici della FIDAL – Federazione Italiana di Atletica Leggera – in scadenza dopo quattro anni di mandato, pare Qualcuno abbia perentoriamente proposto una loro proroga. Si starebbe paventando l’ipotesi di rinviare l’elezioni per eleggere l’organo esecutivo, tale ipotesi non è prevista dallo statuto federale, cozza con il punto 3 dell’articolo 10 così recita: “ l’Assemblea Nazionale deve tenersi, in seduta ordinaria elettiva, entro il 31 dicembre dell’anno di svolgimento dei Giochi Olimpici estivi ”. Non vi sono mai state deroghe, anche lo statuto CONI prevede: “…il consiglio è convocato entro il 31 dicembre dell’anno in cui si sono svolti i Giochi Olimpici estivi”…Qualcuno, statuti alla mano un po’ lacunosi avrebbe pensato ad un rinvio. A che pro? Cui prodest? Tuttavia, a spazzare ogni dubbio ci pensa la legge 23 Luglio 1999 N. 242, meglio nota come Legge Melandri: “Riordino del Comitato Olimpico Nazionale Italiano – CONI”, articolo 3 comma 2:

“Gli organi del CONI restano in carica quattro anni. I componenti che assumono le funzioni nel corso del quadriennio restano in carica fino alla scadenza degli organi. Il presidente ed i componenti della giunta nazionale indicati nell’articolo 6, comma 1, lettere c), c-bis) e c-ter) non possono restare in carica oltre due mandati.”.

Come si evince non esiste deroga ai quattro anni di mandato. Per quale motivo? Semplice, la risposta e fin’anche scontata: “ Le prossime Olimpiadi in programma a Parigi nel 2024 avrebbero un anno in meno a disposizione per essere adeguatamente programmate. Inoltre se così fosse sarebbe in netto contrasto con la legge Melandri che in modo inequivocabile cita 4 anni”.

Anche se si applicasse il principio di far slittare l’elezioni ( per noi operazione non corretta ) di un anno successivo a quello olimpico verrebbe meno quello normativo del quadriennio e si prolungherebbe quello del presidente in carica ( passando da 4 a 5 anni ) …correndo il rischio di accorciare quello successivo, infatti alcune importanti federazioni hanno annunciato non ci sarà nessun scivolone all’anno successivo.
Ad accreditare ulteriormente le nostre asserzioni è l’autorevole parere – fonte Atletica Live – di uno dei massimi esperti in Diritto dello Sport, l’Avvocato Raffaella Vignotto:

“In base agli artt. 3 e 16 del decreto Melandri il rinnovo delle cariche federali è previsto alla fine di un quadriennio. Sono poi gli statuti federali che cozzano con il decreto stabilendo dopo le olimpiadi. In caso di conflitto predomina la legge statale “abbracciata ” dal Coni e riportato sul sito ufficiale. Far slittare di un anno le elezioni non solo sarà contra legem perché non viene rispettato il quadriennio ma il mandato durerà per i nuovi presidenti o chi confermerà la sua nomina solo per 3 anni poiché le prossime olimpiadi comunque ci saranno nel 2024 a Parigi. In questo modo non si potrà dare modo ad un presidente di realizzare il programma per cui si era esposto. Finché si tratta di un mese o 2 per lo slittamento è un conto ma un anno è molto. Non si prevede nell’ambito dell’ordinamento giudico sportivo un mandato di soli 3 anni.”

Certo il periodo non è semplice, lo statuto prevede che i rappresentanti delle società si presentino personalmente a Roma per votare, considerate le disposizioni del Covid – 19 ( distanziamento sociale ) al momento apparirebbe una chimera. E’ necessario come già indicato da altri movimenti sportivi un nuovo Statuto che permetta ed autorizzi il voto telematico atto a far votare i delegati a distanza. Del resto in quest’ultimo mese la DAD – didattica a distanza – è entrata in modo vigoroso nelle case degli Italiani …Per evitare magheggi vari, spazzando ogni dubbio, concludiamo con una semplicissima proposta. Il voto telematico, dovrebbe essere anticipato da quello cartaceo inviato ( in due buste separate una dentro l’altra, una indirizzata con la dicitura della società, l’altra no, esattamente come per il voto elettorale che gli Italiani residenti all’estero possono esprimere inviandolo nelle sedi consolari o nelle Ambasciate ) in largo anticipo per posta, in modo che allo spoglio, con la massima trasparenza, divulgando il voto telematico a distanza delle 200 federazioni espresso dai loro delegati e quello cartaceo ci sia un’opportuna, incontrovertibile, auspicabile ed inoppugnabile corrispondenza d’intenti ed autenticità. Utopistico? A noi parrebbe fin troppo semplice e di buon senso, fattibile con un minimo di buona volontà e con ulteriore risparmio di tempo ed ingenti risorse ( indispensabili per le federazioni come l’aria ) sia a far quadrare i bilanci chiudendoli in attivo sia per promuovere altro o rimborsare in toto le spese sostenute per le trasferte ai propri atleti, per la stragrande maggioranza, a carico delle Famiglie.

Il Direttore
Fabio Bray

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Direttore Kintsugi

 

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